Casapace dal 2010 si occupa anche di Teatro dell’Oppresso, diventando un punto di riferimento a Milano. Abbiamo organizzato tre festival internazionali di Teatro dell’Oppresso a Milano (2017, 2019 e 2024) e abbiamo ancora mille progetti! Tutto quello che facciamo riguardo a questa pratica teatrale e politica è a titolo gratuito o quasi, con il duplice scopo di mantenerla accessibile a chiunque e di mantenerla completamente indipendente.
Per questo però contiamo sul contributo della comunità, per permetterci di continuare questa attività.
Il 16 maggio dalle 19.00 facciamo una festa di autofinanziamento: ci saranno musica dal vivo, banchetti di autoproduzioni, aperitivo, pesca di raccolta fondi, giochi teatrali e molto altro!
Ci troviamo a Viafarini.work, in via Marco d’Agrate 27, Milano (Corvetto M3).
Se non puoi esserci, ci sono altri modi in cui puoi aiutarci!
– facendo una donazione tramite la campagna di crowdfunding online
– facendo una donazione all’IBAN: IT66Q0501801600000011017209 con “Donazione TDO” come causale
– condividendo questo messaggio e parlandone con chi sai che potrebbe essere interessat3 a donare
– seguendoci sui social
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Ma cos’è il Teatro dell’Oppresso?
Il Teatro dell’Oppresso è un metodo che mette in scena le oppressioni quotidiane, per trovare strategie di trasformazione e liberazione. Casapace si avvale di questo metodo nel suo lavoro quotidiano: nelle scuole, nella formazione per adulti e nella gestione e mediazione di conflitti comunitari.
Il Teatro dell’Oppresso è nato durante la dittatura brasiliana, in un momento in cui i teatri non erano più luoghi sicuri. Le strade e i piccoli circoli e comunità rurali erano gli unici posti liberi dalla censura. È stato ideato e strutturato dal regista, attivista e scrittore brasiliano Augusto Boal. Il teatro e la recitazione avevano (e hanno ancora) il fine di rappresentare le oppressioni quotidiane, con l’intento di trovare strategie per la trasformazione dei conflitti e delle situazioni di discriminazione o violenza.
Il Teatro dell’Oppresso è un metodo nato dalla necessaria ricerca di nuovi processi di creazione e discussione collettiva, per analizzare e trasformare la realtà. Vuole sviluppare la teatralità umana, la capacità di ogni persona di usare il linguaggio teatrale e l’arte in genere, come mezzi per l’emancipazione e la risignificazione culturale e comunitaria.
A cosa serviranno questi fondi?
I soldi che raccoglieremo con questa raccolta fondi serviranno a diversi scopi:
- A ottobre partirà il laboratorio settimanale di Teatro dell’Oppresso e viste le richieste di quest’anno dobbiamo usare uno spazio più grande e con meno ostacoli. Una associazione no profit con cui lavoriamo ci cederà il suo spazio una volta a settimana ma giustamente chiede un piccolo contributo.
- L’associazione spagnola Bajando al Sur ha organizzato un festival internazionale di Teatro dell’Oppresso a maggio/giugno 2025 e ci ha invitato per portare uno spettacolo su tematiche che riguardano l’ascesa della destra nella politica internazionale. Per permettere al gruppo di andare a portare la nostra voce anche in luoghi fuori dall’Italia dobbiamo raccogliere quello che basta a coprire le spese di viaggio di chi tra noi non riuscirebbe se no a pagare i biglietti.
- Abbiamo il progetto a lungo termine di creare una scuola di TdO (spoiler!) e dei fondi di base ci servono per avviare il tutto.
Grazie per ogni contributo, ci aiuta immensamente a portare la nostra voce, le nostre marginalità e le oppressioni del mondo!