Il gruppo ‘Ticket to Palestine’ di Casa per la Pace Milano sostiene la lotta non violenta di organizzazioni palestinesi e che si battono per il raggiungimento di una pace giusta e duratura basata sul rispetto dei diritti umani.
L’emergenza del Covid-19 non ha fatto altro che peggiorare una situazione già molto precaria dal punto di vista finanziario dei partner di Casa per Pace in Palestina. Attraverso questa raccolta fondi potrai finanziare quattro progetti specifici e sostenere la pace.
I progetti che puoi sostenere:
CLIMBING PROJECT-PROGETTO PROMOSSO DALL’ ASSOCIAZIONE LAYLAC NEL CAMPO PROFUGHI DI DEISHE, A BETLEMME.
https://www.facebook.com/Laylac.Center/
La promozione di un educazione alternativa è stato un pilastro dell’associazione dal momento della sua fondazione nel 2010. Laylac organizza ogni anno trekking e arrampicata nelle montagne circostanti con ragazzi di età compresa tra i 14 e i 30 anni. Oltre a dare la possibilità ai giovani del campo profughi di fare attività all’aria aperta, il significato di queste camminate è anche quello di riappropriarsi di una realtà costellata di colonie israeliane illegali. Per svolgere queste attività Laylac si dota di istruttori qualificati e materiali certificati.
BAMBINI A SCUOLA DI SPORT- PROGETTO PROMOSSO DA KEFFIYEH CENTER, NEL CAMPO PROFUGHI DI NEW ASKAR, A NABLUS.
https://www.facebook.com/keffiyehcenter/
Nel campo profughi di New Askar ci sono pochissimi luoghi destinati all’intrattenimento, al tempo libero, alla socializzazione, al divertimento. Il Keffiyeh Center è uno dei pochi luoghi del campo profughi che offre la possibilità di praticare alcune attività sportive (boxe, karate, calcio e yoga) per bambini, adolescenti e donne. Tuttavia, il centro non è ancora in grado di soddisfare adeguatamente la richiesta di questo tipo di attività. La raccolta fondi mira ad aiutare a ingrandire e migliorare i corsi di sport offerti dal Keffiyeh Center, nell’idea che lo sport sia uno strumento importante per migliorare il benessere mentale e fisico – e, più in generale, la qualità della vita – di chi vive nel campo profughi. L’obiettivo del Keffiyeh Center è quello di ampliare le proprie attività per poter accogliere fino a 200 persone (principalmente bambini, adolescenti e donne), permettendo loro di provare nuove discipline sportive e praticare sport in un luogo sicuro. Si vorrebbero anche mettere in campo attività specifiche dedicate a portatori di handicap.
SOSTEGNO SCOLASTICO- PROGETTO PROMOSSO DA HUMAN SUPPORTERS ASSOCIATION, A NABLUS.
https://www.facebook.com/HumanSupportersAssociation/
“School support” è un progetto di sostegno scolastico organizzato da Human Supporters Association a partire dal 2010 e destinato agli studenti della scuola elementare. Il sostegno riguarda tre materie (arabo, inglese e matematica), per ciascuna delle quali è impegnato un insegnante specializzato e un assistente. Il progetto coinvolge 40 bambini di età compresa tra i 7 e i 10 anni, che hanno difficoltà di apprendimento e bassi risultati scolastici. I bambini partecipano alle attività del progetto tre giorni a settimana, al termine delle lezioni a scuola. Oltre al sostegno relativo alle materie scolastiche, il progetto mobilita anche forme di educazione alternativa non formale, proponendo discussioni aperte, giochi e attività educative che incoraggiano la partecipazione dei bambini, per favorire il pensiero creativo e migliorare la fiducia in sé stessi. La raccolta di fondi è finalizzata a sostenere la prosecuzione del progetto anche nel corso del corrente anno scolastico e, sperabilmente, anche il suo ampliamento, includendo un numero superiore di bambini
THE EARTH INITIATIVE -INIZIATIVA PROMOSSA DA ‘JORDAN VALLEY SOLIDARITY CAMPAIGN’ (VALLE DEL GIORDANO)
https://www.facebook.com/JordanValleySolidarityOrg
Un gruppo di agricoltori e attivisti della campagna Save the Jordan Valley, in collaborazione con Rawa Fund, hanno lanciato all’inizio del 2021 un’iniziativa per riportare nella Valle del Giordano famiglie palestinesi scacciate dalle aree della Cisgiordania occupate e controllate dall’esercito israeliano.
Si tratta di un progetto a scala minuta, lento e complesso, che vuole restituire la possibilità ai palestinesi di abitare e lavorare nella Valle del Giordano. Per ora ha permesso di costruire due case per due famiglie nel villaggio di Bardala (comprensive di recinto per le pecore) e di fornire un terreno agricolo e un serbatoio per l’acqua a un’altra famiglia. Il progetto si basa sul lavoro cooperativo delle famiglie coinvolte, che prendono parte ai lavori di costruzione che permetteranno loro di tornare ad abitare e lavorare la terra.