Pranzo di raccolta fondi per la Palestina

Sabato 1 febbraio alle 12.30 si terrà un pranzo di raccolta fondi per la Palestina, organizzato da Casapace col gruppo Ticket to Palestine e le Supermamme del Corvetto. Ci sarà la presentazione del nuovo libro di Aysar al-Saifi “Quando i picchetti sono fioriti”, Prospero Editore, 2024. La presentazione sarà seguita da letture in italiano e in arabo, con un Q&A sempre in doppia lingua.

Sarà presso l’oratorio S. Michele e S. Rita, in via dei Cinquecento 1, Milano (Corvetto M3).

Il costo del pranzo è 20€ a testa per gli adulti e 5€ per i bambini. Si tratta di un prezzo che ci permette di raccogliere fondi al netto delle spese per il cibo. Chiaramente se si vuole donare di più è possibile. Consigliamo di portare contanti direttamente all’evento.

Consigliamo di compilare questo modulo per cominciare a segnalare il proprio interesse e per prenotare dei posti, l’evento è a numero chiuso.

Qui si può acquistare il libro in anticipo.

 

presentazione libro di aysar e raccolta fondi per la palestina

Sinossi del libro

Palestina. Luoghi ed eventi storici, memorie personali e ricordi di guerre passate costituiscono l’ambientazione in cui prendono voce tre personaggi con esperienze di vita diverse, ma accomunate dal fatto di trovarsi, ciascuno a modo proprio, di fronte a un bivio esistenziale.

Rawi è un giovane giornalista palestinese. La sua famiglia è emigrata nel campo profughi di Dheisheh dopo la Nakba, nel 1948. Dopo una traumatica prigionia in una delle carceri segrete dell’occupazione israeliana, si isola e si chiude in un silenzio fatto di paure e ricerca di senso.

Mina è una ragazza italiana di origini meridionali. Attraverso i suoi ricordi si ripercorre una storia di migrazione. La perdita della madre la getta in uno stato di distrazione continua, a un’esistenza fatta di silenzio e dolore. Una serie di eventi la mette in contatto con la Palestina e la conduce a ritrovare in quella terra alcune risposte alle proprie domande.

Motaz è un tassista di Betlemme che ha scelto questa professione per aiutare la sua famiglia, rinunciando ai propri sogni. I posti di blocco che è costretto a rispettare, le storie di sofferenza che ascolta dai suoi passeggeri e le continue perdite della sua famiglia a causa dell’occupazione lo conducono a un silenzio fatto di dramma e disperazione.

Tre storie personali si intrecciano e si fondono in una sola, collettiva. E silente.