La Global Assembly ha votato per includere il reato di ecocidio nelle legislazioni nazionali e internazionali. L’Assemblea chiede che venga applicato e fatto rispettare con fermezza. La dichiarazione della Global Assembly, che viene presentata oggi ai leader mondiali riuniti alla Conferenza sul Clima COP26, dice che l’ecocidio “deve essere strettamente applicato, parallelamente alle leggi esistenti in materia di protezione ambientale”
L’Assemblea ha definito l’ecocidio come “Atti illeciti o dolosi commessi con la consapevolezza dell’esistenza di una sostanziale probabilità di causare danni diffusi e a lungo termine all’ambiente come conseguenza di tali azioni.” Il riconoscimento del reato di ecocidio potrebbe rendere alcuni governi, società e individui colpevoli di crimini internazionali.
La Global Assembly gode del supporto del segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres e del presidente di COP26 Alok Sharma. È una nuova infrastruttura, nata per permettere a tutte le persone di avere un posto al tavolo della governance globale. La Global Assembly è composta dalla Core Assembly e da varie Community Assemblies.
- La Core Assembly è composta da 100 persone provenienti da tutto il mondo ed è una accurata fotografia dell’intero spettro della popolazione umana rappresentativo per sesso, età, educazione e provenienza geografica. Queste persone sono state scelte tramite una lotteria civica basata su un database della NASA con la distribuzione della densità della popolazione umana. Ciò significa che, usando questo metodo, chiunque sulla faccia della Terra potrebbe essere scelto.
- Tutte le persone del mondo possono anche far sentire la propria voce alla Global Assembly organizzando o partecipando a una Community Assembly. I risultati di questi eventi possono convergere in un documento collettivo. Tutti i partecipanti possono avere a disposizione degli esperti di rango mondiale per capire le crisi climatica ed ecologica.
Il supporto all’Accordo di Parigi
La Global Assembly ha deliberato di supportare l’Accordo di Parigi, che mira a limitare il riscaldamento globale entro 1,5°C.
L’assemblea ha deciso che “L’accordo [di Parigi] deve essere rigorosamente applicato e monitorato dalle Nazioni Unite, in collaborazione con gli attori pertinenti a tutti i livelli istituzionali”.
L’Assemblea ritiene che la mitigazione debba in ogni caso essere equa. “I Paesi sviluppati devono aiutare i Paesi in via di sviluppo a incrementare la propria autonomia e competenza nelle azioni sul clima, in particolare in termini finanziari e tecnologici.”
La dichiarazione completa della Global Assembly sarà diffusa durante un evento che avrà luogo nella Green Zone di COP26, alle ore 14:00. L’attivista climatica ugandese Vanessa Nakate, il primo ministro scozzese Nicola Sturgeon, l’ex presidente dell’IPCC Sir Bob Watson e Laurence Tubiana, architetta dell’Accordo di Parigi si uniranno agli organizzatori della Global Assembly a questo evento. Un gran numero di membri della Global Assembly da ogni angolo del mondo saranno disponibili per interviste on line.
L’Assemblea ha preparato la dichiarazione di oggi pensando specificatamente a COP26. La versione finale sarà pubblicata nel mese di marzo 2022. Conterrà uno spettro di affermazioni ben più ampio dell’attuale e fornirà una risposta articolata alla domanda “Come può l’umanità affrontare le crisi climatica ed ecologica in modo equo ed efficace?”
A marzo saranno accolti anche i contributi delle prossime Community Assemblies, per le quali oggi è stato annunciato un finanziamento da 500$.
La Global Assembly resterà in attività fino al 28 febbraio 2022. Chi volesse partecipare organizzando assemblee locali può candidarsi per ricevere un finanziamento. Maggiori dettagli nel sito globalassembly.org
Informazioni per la stampa
- Durante l’evento di lancio, il 1° novembre a Glasgow, sarà possibile per la stampa intervistare dal vivo gli organizzatori della Global Assembly, oppure contattare online alcuni partecipanti all’assemblea. Su richiesta sono possibili anche incontri individuali.
Membri della Global Assembly disponibili per interviste in diverse lingue, nei seguenti Paesi: Repubblica Democratica del Congo, Marocco, Costa d’Avorio, Nigeria, Sierra Leone, Cina, Stati Uniti d’America, India, Germania, Nepal, Indonesia, Thailandia, Zambia, Brasile, Siria, Ecuador, Repubblica Dominicana, Francia, Spagna, Madagascar, Pakistan e Singapore. - Dopo il 1° novembre, lo staff della Global Assembly resterà a disposizione della vostra testata per fornirvi ulteriori informazioni, rispondere alle vostre domande e facilitare la produzione dei vostri contenuti.
- I prossimi comunicati stampa saranno disponibili in questo sito e nella pagina wiki in italiano della Global Assembly.
Sito web dell’iniziativa: globalassembly.org
Ufficio stampa centrale (comunica in inglese): media@globalassembly.org
Jeff Waters (Australia) +61498111261
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